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I Love Disco intervista Dj Albertino sugli anni ’70

“Perché per noi il massimo era scendere dall’aereo,
accendere la radio e poter ascoltare musica americana’

I Love Disco intervista il  famoso Dj Albertino di Radio Dj sulla sua esperienza nella radio, come dj e sui suoi ricordi negli anni ’70:

Ricordi: “ Ero adolescente, avevo 14 anni quando ad esempio c’è stato il caso Moro. Mi ricordo quand’è successo questo episodio, tornavo da scuola in treno. Ricordo, sì, erano momenti duri, ma come in tutti i momenti duri c’era bisogno di qualcosa che distrasse. Ecco perché probabilmente è nata la Discomusic. Come oggi c’è un grande ritorno della dance perché è un momento di grande crisi in America, per esempio, in questo momento hanno scoperto la dance, la dance europea, tra l’altro, quindi grandi artisti come Rihanna, Beyoncè, Madonna, Black Eyed Peas. Forse c’era bisogno di quel genere di musica per distrarsi un po’ dai problemi che erano molto grandi in quel periodo. Anche in casa mia era molto viva: mio fratello Linus, mio padre suonava sempre la tromba.”

La radio ed essere dj:

“Casa mia era un po’ come Radio Days di Woody Allen, c’era sempre questa radio accesa. Tutta la mia generazione ha scoperto il mondo della radio privata e delle radiopastedGraphic_1.png libere, ed era quasi una moda. One One International è stata per me una folgorazione perché, a parte aver scoperto nuove musiche, ho  scoperto  anche l’arte della conduzione e questo stile era rispetto alla Rai molto più innovativo, veloce, un linguaggio nuovo, molto esterofilo. Io  ho deciso ‘sì,  voglio fare il dj’ ma non ho deciso che quello sarebbe stato il mio futuro, perché tutti intorno a me compresi i miei familiari, mi  dicevano, ‘ma sei  pazzo? Fai il dj, e poi da grande?’ Una volta il dj, doveva saper far tutto, il regista della propria trasmissione, il montatore, il  tecnico, l’autore di se’  stesso e doveva scegliere la musica, oggi invece la maggior parte dei dj radiofonici sono degli intrattenitori che fanno uno  show, e la musica è quasi di  contorno.  Diciamo che io sono convinto che la longevità di un dj è strettamente legata al cambiamento della  musica, noi non dobbiamo assolutamente  legarci ad un periodo storico, a un ciclo e fossilizzarci.”

 La discomusic:

“A me piace l’idea di scoprire sempre delle nuove sonorità, e quindi così come la discomusic era una novità negli anni ’70, negli anni ’90 erano arrivati l’house, la tecno, l’hip hop, sono stati generi che hanno stravolto un po’ la musica. Un dj che mi ha veramente folgorato e ispirato è stato Leonardo Re Cecconi, detto Leopardo che purtroppo è scomparso precocemente. Era un modello, era un dj che negli anni ’70 aveva uno stile molto originale, filoamericano, uno stile leggero e gradevole, mischiava molto bene la musica. Era un vecchio stile che ora non c’è più. Per me una canzone simbolo degli anni ’70 è stato anche il mio primo disco che ho acquistato insieme ad un mio caro amico, ed è stato quello degli CHIC, poi sicuramente Nile rodgers e Bernard Edwards, tra i più importanti promotori del genere, e anche rispetto ad altri leggermente più alti, considerati anche dei musicisti di un certo livello.”

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