GRILLO il precursore dei cellulari rivoluzionò il concept del telefono.
Chi non aveva in casa il telefono “Grillo”, uno degli oggetti più innovativi del design italiano della metà degli anni ’60 e degli anni ’70? Progettato nel 1965 dalla coppia Marco Zanuso – Richard Sapper, la sua linea fu assolutamente futuristica sia per il design che per le funzionalità.
Oggi “Grillo” può essere considerato un precursore dei cellulari perché, a differenza degli altri telefoni di allora, il microfono era nascosto nella parte inferiore della conchiglia, che si apriva a scatto semplicemente sollevando l’apparecchio. Anche la suoneria era innovativa perché era meccanica, a “ronzatore” da cui derivò il nome, ed era posta direttamente nella spina del telefono.
Prodotto dalla Siemens Italiana, “Grillo” vinse il “Compasso d’oro” nel 1967, il più autorevole premio europeo di design. Questo premio prestigioso fu conferito per le sue qualità assolutamente innovative. Il materiale con cui era prodotto, ABS stampato, consentiva di usare l’apparecchio in modo informale e, per questo, nuovo.
Ma soprattutto “Grillo” trasformò il telefono da oggetto necessario per svolgere una funzione, quella di telefonare, a complemento di arredo di indiscusso design. Spesso “Grillo” veniva usato come secondo telefono. Chi lo aveva in casa, si ricorda dove era collocato?