La disco music nella prima metà degli anni ’70 era una musica destinata alle minoranze nere, ispaniche e gay. Era molto difficile per queste persone frequentare i luoghi pubblici. Proprio per questo nacquero locali “Privati” dove si organizzavano feste ad invito, dove venivano consumati sesso e droga, e si ascoltava la Disco. Questo è stato l’inizio del cambiamento, tra crescente tolleranza e avvento della pillola anticoncezionale.
Una nuova percezione della sessualità venne sempre più fuori. L’incontro tra le persone si fece più visibile: i gay si crearono dei Club privati, cantine, Loft dove poter esprimere la loro sessualità. Alcuni locali verranno ricordati proprio come luoghi del sesso libero. Uno dei luoghi tributato a questa nuova tendenza era il Continental Baths.
Le caratteristiche di questo locale: una discoteca con la pista da ballo, un cabaret soggiorno, la sauna, le camere, una piscina che poteva soddisfare le esigenze di quasi 1.000 persone , 24 ore al giorno. Una guida gay descrisse il Continental Baths come luogo che “ha rivoluzionato il rito della cura del corpo nella New York degli anni ’70”.
IN ITALIA
Nelle edicole italiane venne approvata dalla rigorosissima censura, nel 1972, la rivista “Play Boy”. Vide la luce anche il piccantissimo libro “Porci con le ali”, mentre nel campo della moda gli stilisti azzardavano il nude look: apparivano i primi topless e gli hot pants. Al cinema uscivano i primi film erotici come Gola Profonda. E’ il periodo del sesso gioioso.
IN USA
Come in Italia anche in America l’industria della disco sposò il binomio sesso-musica .
Donna Summer e Lady Marmalade cantavano del sesso e dell’edonismo. Le copertine dei dischi divennero sempre più ammiccanti e provocatorie: l’acquirente veniva bersagliato dalle foto dell’artista in pose molto osè. Questo di fatto generò una nuova e più articolata ricerca del piacere, che influenzò le generazioni future in tema di sesso e musica . Emblema della componente sessuale nella disco è senza dubbio “LOVE TO LOVE YOU BAY”, pezzo del 1975 di DONNA SUMMER, “il disco scandalo” con 16 minuti di orgasmo simulato.
Shapiro: “La Sessualità sempre più esplicita e l’abbattimento delle limitazioni dei diritti agli omosessuali produssero un volgare machismo soprattutto fra gli artisti di colore”. L’omosessualità non fu un fenomeno solo della disco, ma artisti del rock costruirono parte del loro personaggio giocando con l’aspetto equivoco della loro immagine come DAVID BOWIE e ELTON JONH. LA DISCO, in ogni suo aspetto, era quindi legata al divertimento e al sesso felice. La Canzone “I FEEL LOVE” esprimeva Movimento, Fuga, Fantasia, Piacere Fisico, Gratificazione Sessuale; conteneva finti orgasmi, sottofondi di batteria interamente sintetica, effetti percussivi, insomma un capolavoro di erotismo meccanico. Prima di allora nessun brano aveva pulsato in maniera così viscerale.