Iniziamo dalla fine, che purtroppo arriva nel 1988 a causa di una malattia ancora poco conosciuta dalle nostre parti, con il nome di AIDS. Ma 44 anni prima nasce a Los Angeles, cresce con la nonna che era un’ottima cantante blues, Julia Morgan.
Lui parte dal gospel… e subito dopo approda ad un gruppo di travestiti, le Cockettes, ma è nel 1978, dopo un passaggio fugace negli Hot bird e nelle Two Tons O’ Fun, che Sylvester conquista la sua immortalità con “You make me feel”, al quale fece subito seguito “Dance”. Provocatorio come pochi, Sylvester venne “adottato” dalla importante comunità gay di San Francisco. Con il declino della disco, anche il suo.